Il ritorno di Tortuga - Botturi, Grossman, Robertson
La pratica del collasso e delle velocità mai ci troverà d’accordo.
Eccentrici e fuori rotta, dediti a trasferte per ascoltare scrittori (nel tempo devastato e vile) ritorniamo finalmente a lavorare on line e promettiamo un anno di sorprese e di migrazioni (pure!) fuori rete. Tortuga resta sempre. È l’approdo per chi sceglie una certa idea di buen vivir. Per non subire l’omologazione. E a proposito: sul sito – www.tortugamagazine.com - c’è un portentoso articolo di Luca Saltini che legge il primo titolo di una corposa “Trilogia dell’Urbe”. Si intitola Outlier (Bolis edizioni).
tortugamagazine.net/la-tecnocrazia-del-futuro-controlla-anche-i-desideri/
Lo sfondo del pezzo sono la tecnocrazia, le possibilità (o meno) della fantascienza distopica di immaginare futuri, le risorse eversive di una resistenza.
Già fatto? Già letto?
No.
Le sfide sono molteplici e c’è un presente provocante da giocare….
Anche perché: abbiamo capito di avere bisogno di nuove parole per immaginare un futuro diverso. Marina Cappa è andata ad ascoltare un maestro, David Grossman.
Preparatevi: le parole sono già politica. La politica più alta e più bella, quindi quella che non c’è.
tortugamagazine.net/la-scrittura-in-movimento-di-david-grossman/
Infine abbiamo trovato un classico:
tortugamagazine.net/uno-piu-grandi-scrittori-americani-meno-conosciuti/
Il Re, Stephen King (girate il sito, giratelo! In slider abbiamo letto la fabula che sta ammaliando il mondo!) , da sempre è avaro di complimenti. A maggior ragione è stato bello leggere la sua introduzione a L’uomo autentico di Don Robertson (Nutrimenti). Un libro per dire dei nostri giorni, per raccontare il nostro tempo con allucinata -e insieme realistica- visione. Correte a comprarvi questo libro fantastico. Fa male. Non ve lo dimenticherete.
Tornate a leggerci!